Ugubù al nonno che aspetta la macchina nuova da 4 mesi e forse forse adesso è pure arrivata, Ugubù all’altro nonno che non sapendo come attirare l’attenzione si è fatto venire l’influenza (simil-peste) proprio all’ultimo dell’anno.
Ugubù alle nonne che segretamente fanno il countdown in attesa che mamma Ova torni al lavoro per spupazzarsi l’Ovetta in totale libertà e darle, gaudenti e indifferenti a qualsiasi logica, vizi a gogò.
Ugubù allo zio che è stato in Italia per le vacanze e ha posto a sua dimora il letto, fisso per tutte le mattine e comunque gradito anche al pomeriggio.
Ugubù ai 3 Ovetti (NON NOSTRI!!!) che sono già in viaggio e sbarcheranno qua vicino nel prossimo anno, e anche a quelli che faticano ad arrivare.
Ugubù agli amici che non sanno se stare ancora insieme, a quelli che cambieranno casa (sempre che la loro diavoletta travestita da bimba approvi), a quelli che attraverseranno l’oceano per esser con noi in un giorno speciale, a quelli che non possono farlo ma lo farebbero volentieri, a quelli che sono sempre “fuori”, a quelli che sperano di trovare l’altrametàdelcielo e a quelli che non cercheranno MAI un Ovetto.
Ugubù a tutti i vecchi colleghi, vecchi perché il vecchio anno non è stato un bell’anno.
Ugubù ai nuovi colleghi, che quest’anno ci impegnamo a conoscerli davvero.
Ugubù a mamma Ova che perde la vista sul computer a cercar la casa nuova in un’impresa titanica e disperata dopo aver vagato per agenzie.
Ugubù anche a me, sopravvissuto al 2008. Scampato (almeno quest’anno) alla classica “sinergia aziendale”, sfiorato dalla ricchezza a scapito della libertà, globetrotter sulla Bergamo – Mainz, in debito nei confronti di Santa RyanAir, risucchiato verso Bopfingen (ma dove cavolo sta?), inebriato dagli unici 5 giorni di vacanza al mare (e non sopporto la sabbia!) ma comunque felice ed incollato davanti alle olimpiadi in TV, appagato per il suo terzo concerto di Springsteen e per la sua terza visita a New York.
Insomma, sperando che sia un buon anno, Ugubù a tutti!
E per chi non sa cosa voglia dire Ugubù, …prometto che prima o poi ve lo spiegherò.