Un Natale speciale #2

(segue)

 

Ebbene si,… da quel momento in poi ci siamo scatenati: siamo diventati un vero e proprio stellificio, ad ogni giro ci si riforniva di stelle e caramelle e puntualmente al giro successivo si faceva di nuovo il pieno: implacabili!

Tra l’altro, mano a mano che passava il tempo, l’esperienza ci suggeriva sempre meglio chi poteva essere,… come dire…., “interessato” ad uno spontaneo acquisto Natalizio-floreale ed alla fine abbiamo concentrato l’attenzione su tre tipologie che ti andrei ad elencare:

1.     Coppiette mano nella mano o affine

2.     Coppiette lui vecchietto e lei molto carina (chissà perché!?!)

3.     Famiglie con bambini

Con le prime 2 categorie devo ammettere di non aver proprio recitato la classica parte di Babbo Natale,… diciamo che eravamo una coppia un po’ alternativa ed il nostro pezzo forte era: “Tu (rivolto a lui) sei fortunato che hai lei… che è veramente una bella ragazza… direi una stella; ma lei, poverina, ha te e voglio dire, non è che proprio sei un adone,…regalale almeno una stella!!!”

Si lo so, è patetico, ma era felice lei (perche gli avevamo detto che era bella,… non certo per la stella), eravamo felici noi, era felice il Boss,…e per quanto riguarda lui…oh Babbo, non fare quella faccia, nessuno è perfetto è!

Peccato solo che intorno al 149simo giro un tipaccio (di cui poi in separata sede ti darò gli estremi in modo che non ti ci scappi nemmeno un regalino) alla domanda “la vuole una stella?” mi abbia apostrofato la renna con un secco: “Non ho tempo per te,…io!” detto tra l’altro con una faccia abbastanza schifata.

Ora, tu sai com’è Filippo,… mi si deprime, poi mi mangia tutta la biada ed alla fine com’è come non è scappa via e mi pianta in asso.

E così mi sono cercato un’altra renna e l’ho trovata in Dodo, detto il Faina.

Mi chiederai: perché “il faina”?

Caro Babbo, devi sapere che gli ho spiegato tutto quello che doveva fare, lui mi ha guardato e mi ha detto: “ho capito”.

2 secondi dopo si era già perso.

Caro Babbo, tu dirai: può capitare! Hai ragione, allora l’ho recuperato e gli ho detto: “stammi vicino che proviamo con quella coppia”, lui mi ha detto: “ho capito”… e quando, dopo la solita pantomima, ci hanno detto “va bene la compriamo” il Dodo si è accorto che non aveva preso il bollettario! E così hai visto un coso vestito di rosso che sfrecciava per tutto il centro commerciale a raccattare il bollettario mentre la fida renna teneva compagnia alla coppietta.

Devo ammettere che però poi “il faina” ha cominciato a macinare biada e siamo tornati ad essere lo stellificio di prima fin quando, intorno al 277simo giro non abbiamo fermato una coppietta in cui lui era…boh…non ricordo che faccia avesse, mentre lei aveva 2 occhi che erano praticamente un’arma.

Non ti preoccupare: non ti abbiamo fatto sfigurare, abbiamo continuato come se niente fosse con la nostra scenetta, certo la mia temperatura interna è salita di qualche decina di gradi ma a parte il fumo dalle orecchie non si vedeva nulla, e per quanto riguarda la renna anche lui si è comportato benissimo,… a parte una sudorazione eccessiva ed un principio di balbuzia… nessun problema!… almeno fino a quando al ragazzo non e scappato di dire che erano fratello e sorella: li, in quel preciso momento, mi sono giocato la seconda renna, scappata all’inseguimento di occhiblu.

E così mi sono trovato ancora solo, 4 ore dopo, con la barba ormai penzoloni e 2 piedi gonfi come una zampogna a pensare che forse potevo anche smetterla li.

Beh, Babbo, spero di avere fatto bene e se fino adesso forse il  mio racconto non è stato proprio quello di un Babbo Natale classico, sappi che ho tenuto in fondo la parte più dolce e più bella: i bimbi!

 

(segue)

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