Sorpresa d’argento

E’ ormai una tradizione famigliare.
Si svolge sempre più o meno a metà marzo.
E’ temutissima.

Ebbene si, oggi è stato il giorno della fantomatica gara di ginnastica dell’Ovetta.

Riassunto delle due edizioni precedenti:

2017: la famiglia al gran completo allargato (inclusi Ucas e zio) si presenta totalmente ignara di ciò che l’attende alle 15,30.
Non sanno che usciranno dalla palestra della gara solo dopo 3 ore abbondanti completamente rinciuchiti e allo stremo delle forze stante la visione di 400 esercizi tutti uguali della durata di 30” ognuno, giornata che può essere paragonata a tortura anche secondo la convenzione di Ginevra.
All’ultimo secondo, gli astanti semiaddormentati sulle tribune percepiscono il nome dell’Ovetta associata alla premiazione e, increduli, si rianimano istantaneamente e cominciano ad applaudire manco fossero un clan sudamericano.
L’Ovetta impazzisce di gioia per il decimo posto assoluto e tutti gli altri impazziscono di gioia perché la gara è finita.

2018: la stessa famiglia al gran completo, ma molto più consapevole di ciò che l’aspetta, si ripresenta alla stessa ora e uscirà sempre alla stessa ora con gli stessi sintomi di ribecillimento.
Tutti però avevano messo in preventivo tattiche di sopravvivenza: chi facendo brevi passeggiate all’esterno, chi portandosi del lavoro da fare, chi cominciando e finendo “guerra e pace”.
Arrivati alla premiazione gli astanti questa volta erano attenti e pronti a far scattare le mani senonché la nostra eroina non fu premiata.
Seguì una serata difficilissima con l’Ovetta che alternò pianti silenziosi a scatti d’ira incontrollati “NON STO PIANGENDO PERCHE’ NON HO VINTO NULLA, CAPITO ?????”… “certo tesoro, certo…”

Quest’anno per evitare seratacce, gli Ovo genitori avevano cominciato nei giorni scorsi un lento lavorio alla psiche della cucciola… “Ovetta… non ci interessano le medaglie…. Basta che tu ti diverta… mi raccomando goditela…. Stai tranquilla che noi siamo contenti comunque….”

Poi il gran giorno è arrivato.

Prima sorpresa: salendo di categoria (oh Signur! Siamo pure saliti di categoria!) la direzione gara rende edotti che l’orario non sarà più tra le 15,30 e le 18,30 (con sforamenti verso la notte inoltrata) ma tra le 17,30 e le 19,30 fisse…. Evvai!
Seconda sorpresa: accampando un’improbabile scusa riguardante la possibilità che la Brexit venga anticipata guarda caso proprio in questo weekend, lo Zio A. diserta il suppliz… pardon la gara in quanto sarebbe a rischio il suo rientro nella perfida Albione: mah! 

Pronti via! E, con ben un quarto d’ora d’anticipo, l’Ovetta è già in gara al primo esercizio; dieci minuti dopo (in contemporanea con gli Ucas appena entrati in palestra) eccola al secondo esercizio; passano cinque minuti e mentre gli Ucas fanno per sedersi ecco l’Ovetta impegnata al terzo e ultimo esercizio.
In pratica alle 17,45 era già tutto finito… tranne l’attesa per 100 lunghissimi minuti fino alla premiazione.
Nell’attesa Pica è riuscita a ripassare il suo compito a casa (lo studio della “Pecora”), ha pianto perché non la sapeva e ha poi riso perché la sapeva; il Monno ha fatto su e giù tra la panca degli Ovo genitori e quella dei nonni con fare sempre più annoiato fino a quando non gli è stato fatto notare che sua sorella lo accompagna a TUTTE le gare dell’atletica mentre lui ha solo questa… ha abbozzato ed accettato la sorte avversa.
Eh già, perché poi per dirla tutta questa è pure l’unica gara dell’Ovetta.. e quindi, ovviamente, pure abbastanza sentita.

Papà Ovo, notissimo cultore della ginnastica artistica, ha sentenziato: primo esercizio… non l’ho capito, il terzo fatto malino, il secondo invece… beh… niente male.

Poi è arrivata la temuta premiazione e gli Ovo genitori hanno cominciato a sudare freddo.
Per il primo esercizio… lasciamo perdere…
Per il secondo esercizio al settimo posto… (tensione tra gli Ovo genitori)… vince A.T.
al sesto posto… (molta tensione tra gli Ovo genitori)…. Vince P.G.
al quinto posto…. (qui butta male… come ce la gestiamo ora la serata?)… Vince F.A.
al quarto posto… (no, no, no… la dovremo raccattare con il cucchiaino…)…. Vince B.O.
al TERZO posto…. (oh mamma mia adesso non ci sono più tante possibilità)…. Vince A.S.
al secondo posto… (ok… dobbiamo sorridere, farla parlare, pensare a cosa fare domani…)… Vince… L’OVETTA!!!

Tripudio del clan Ovetti! Pica saltella sulle panche ! Il Monno butta i pugnetti al cielo! Gli Ucas si ritrovano con dieci anni di meno! Forse persino a Londra è arrivato un brivido d’eccitazione! 

PS: la serata è andata benone, mamma e papà Ovo erano rilassati ma, quello che più conta, l’Ovetta era felicissima.

Ci si ripensa tra un anno…

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