La pazienza di Giobbe

Day 0
“Salve, mi chiamo papà Ovo e sono venuto a pagare il corso di sci per l’Ovetta, il Monno e Pica.”
“Benvenuto. Sono “solo” 600 euro tutto compreso di skipass”
(“Solo” non l’avrei detto ma tant’è.)
“Ecco già che ci siamo… per quanto riguarda la figlia piccola (che è anche l’obiettivo principale di questa vacanza sulla neve), vorrei dirle che la cucciola è… ecco…. Come dire… emmm…. Lievemente lunatica… diciamo che va presa bene dal primo istante… e allora… (solo allora) … puoi pensare che la lezione possa andare via liscia… in caso contrario invece… beh… ecco…. Potrebbe rivelarsi una catastrofe!”

“Capisco. Allora le diamo il maestro S.: noto per avere la pazienza di Giobbe ed in odore di santità con i bimbi, senza offesa, un filo capricciosi. Va bene?”
“Giobbe è perfetto! Ops.. pardon, volevo dire il maestro S. è perfetto. Ci vediamo domani.”

Day 1
La cucciola più piccola di casa sale in macchina entusiasta di andare, finalmente, a sciare.
L’entusiasmo è anche dovuto al fatto che gli Ovo-genitori, temendo il classico dietrofront dell’ultimo minuto, hanno pompato l’evento da giorni riempiendo le orecchie della piccola con i vari “Ma che bello sciare,… dai che domani si comincia,… sarà strabellissimo,… ecc…ecc…”
Papà ovo trova abilmente parcheggio e la cucciola scende dall’auto felice e contenta per il primo contatto con la neve.
Mamma Ova infila gli scarponi alla novella Goggia e la bimba appare serena.
L’intera famiglia si avvicina al campo scuola e la cucciola apre finalmente bocca per dire sei sole paroline: “Non voglio più andare a sciare”
Ai più sarebbe automaticamente venuto il cimurro, sarebbero crollate le braccia, sarebbe montata la rabbia: ma non agli Ovo genitori che, conoscendo la terzogenita, si armano di gran sorriso, voce calma, suadente e tranquillizzano la piccola fin quando, in mezzo a mille-millanta bimbi armati di sci (alcuni ai piedi, altri in mano, alcuni con sci in numero dispari!) ecco apparire sua santità il maestro S. che si presenta alla bimba con un semplicissimo “Ciao Pica, dai… vieni con me”.
E lei ci va!

Day 2
“Pica visto che abbiamo un’oretta prima della lezione facciamo un paio di sciate io e te?”
La bimba guarda di sottecchi il genitore: “Va bene papà… però andiamo piano, vero?” “Certo”… “e se cado mi aiuti, vero?” “Certo”… “e torniamo sempre qui dove si prende la seggiovia, vero?” “Certo”…
Dopo aver risposto in modo convincente ad un serrato interrogatorio, Pica si lancia in pista prima con papà Ovo e poi con Giobbe, finendo quindi con una piccola re-entrée sempre al fianco di papà e sempre più felice.
In serata Pica confiderà a mamma Ova che le perplessità mattutine erano dovute a totale mancanza di fiducia nei confronti del vetusto: “Dai.. con quella faccia li ti fideresti?”… “Mamma, è che io non sapevo se papà era davvero capace di sciare… adesso lo so!”

Day 3
“Papà prima che arrivi il maestro S. andiamo ancora a sciare insieme io e te, però questa volta prendi lo skipass con tante corse, non come ieri che l’ultima volta non andava più e non riuscivo a passare la sbarra.”
“Oh! Certo. Ma non me lo hai detto. E come hai fatto? Sei andata da Giobb… dal maestro S.?”
“Sì”
“E cosa ti ha detto?”
“Di passare sotto la sbarra”.
(Santo sì,…. ma Italiano!)

Day 4
Giorno di pausa dovuto alle cattive condizioni atmosferiche

Day 5
“Ciao mamma Ova, qui tutto bene, sono in pista. Tu hai lasciato Pica da Giobbe?”
“Sì… proprio or…”
“Tutto ok?”
“Sì..cioè n… aspett…. PICA ASPETTA IL MAESTRO! NO! TI HO DETTO DI ASPETTARLO!”
“Mamma tutto ok?”
“Sì,… adesso sì. A Giobbe è stato consegnato un bimbo nuovo SENZA sci… il maestro si è ovviamente fermato per aspettare gli attrezzi del pupo e Pica, spazientita, stava optando per lascare la compagnia divenuta chiaramente un peso per le sue doti di sciatrice ormai provetta; fortunatamente ha soprasseduto e ha atteso, scocciata, le lungaggini degli altri bimbi.”

Insomma la cinque giorni sugli sci è stata un trionfo.

“Pica allora ti sei divertita”
“Si! Pensa che il maestro S. mi ha fatto fare un test.”
“Cioè?”
“Mi ha detto di fare una curva alzando uno sci. Poi me lo ha fatto rifare e io l’ho fatto tutte e due le volte senza cadere. Allora mi ha detto: SEI DIVENTATA TROPPO BRAVA, TI DEVO MANDARE CON UN ALTRO MAESTRO.”
“Sei andata con un altro maestro???? E senza protestare?????”
“Certo! Papà: ero diventata TROPPO brava!”

… Già,…. Giobbe ci sa fare davvero!

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