Baraonda

Ci siamo lasciati che mancavano poche ore al Natale. Gli Ovetti sono sopravvissuti alla grande.

Del 25 si ricorda:
Lo svegliarsi all’istante, Papà Ovo che saluta mamma Ova e le dà arrivederci in serata alla fine della baraonda, Pica che ha sentito babbo Natale arrivare di notte (ma davvero!), lo scartare i regali in maniera ossessivo-compulsivo da parte di tutti, il classico peregrinare nelle case degli Ucas per trovare altri regali, un pantagruelico pranzo, le sfide di zio A. a calcetto regolarmente perse a vantaggio di un pettorigonfiato Monno, la canonica foto famigliare a ricordo della bellissima giornata e, malgrado il pranzo fosse finito alle 17, tutti i cuccioli alle 19 optavano per una cena “leggera”… “papà, se fossero avanzate delle lasagne da mezzogiorno…”

Del 26 si ricorda:
Lo svegliarsi decisamente più lento, mamma Ova che saluta papà Ovo e gli da appuntamento alla fine della baraonda, i cuccioli che danno l’assalto (ma ordinato a dire il vero) ai giochi natalizi, il pranzo dai parenti con il chiaro intento di capire come fosse possibile mettere 37 teste, 74 gambe e 740 dita tutte insieme in un appartamento contemporaneamente seduti per un pranzo di 4 portate (esperimento riuscito tra l’altro!), tutti i cuccioli che comunque in serata hanno un po’ di “fame” e quindi ci scappa anche la cena.

Del 27 si ricorda:
Pica che finalmente riesce a tagliarsi i capelli, si adagia sulla poltrona della parrucchiera, chiude gli occhi e se la gode alla grande come le vere VIP sanno fare; poi torna a casa e con assoluta certezza chiede a suo padre: “guarda papà… sono bella, vero?”
L’Ovetta che va alla scoperta di Spotify, poi afferra un libro appena ricevuto e come direbbe una teenager in erba “si spara un Sepulveda con in sottofondo Irama.”
Il Monno che dopo due giorni finalmente molla il pallone da calcio ricevuto in regalo a Natale (che da allora viveva di vita propria sempre e solo sotto il braccio del cucciolo)
Una festa di compleanno messa lì così… tanto perché se non era tutto troppo facile.

Del 28 si ricorda:
papà Ovo che decide di fare l’ultima corsetta del 2018 ma si accorge ben presto che i panettoni ingurgitati sono tutti lì… che sobbalzano ad ogni passo.
mamma Ova che si ributta a correggere compiti ma non troppo che bisogna preparare i bagagli per trasbordare tutti in montagna (e le valigie invernali pro-montagna sono moooooolto più complicate delle estive)
la cena con amici (beh… il giorno prima si era fatta dieta!) prima di cominciare a incastrare borse, sci, cibarie e quant’altro fino a stipare la macchina quando ormai è piena notte.

Del 29 si ricorda:
la salita in montagna per la gioia dei più piccini, la conferma delle lezioni di sci (non come l’anno scorso) per la gioia di papà Ovo e la temperatura interna della casa che passa da zero a 18 gradi per la gioia di mamma Ova.

Poi, da stamani,… tutti sugli sci!!!

Buon anno a tutti dalla Famiglia Ovetti!

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  1. Buon anno a tutti

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