Fregati !

Qualche settimana fa l’Ovo-family ha organizzato una festa a sorpresa per gli Ucas Nonno Motore e nonna Patriottica in occasione del loro 45°esimo di matrimonio.

In realtà l’organizzazione dell’evento risaliva ai primi di agosto e, una volta fissato, ai bimbi era stato imposto il silenzio tombale: pena la distruzione di tutti i giochi di Elsa e Anna per Pica, una dieta estrema per il Monno e la non iscrizione al corso di ginnastica per l’Ovetta.

Sul volo di andata, grazie alla benevolenza dello zio A., l’Ovetto family viaggiava in classe “sciuri”.
Mentre Pica al momento del decolla ha esclamato “Ma si alza per davvero!”, il Monno, titubante, ha prima chiesto conferma che le noccioline e i salatini fossero gratis, poi ha fermato più volte lo steward per fargli notare come questi fossero, ahimè, finiti.
L’Ovetta invece, coca cola con ghiaccino in una mano e patatine nell’altra, ha tenuto a dire:
“Papà”
“Dimmi Ovetta”
“Mi trovo a mio agio”
“(ecco…Dis-agiati alla svelta).”

I vetusti nonni sono stati adescati fino a casa dello zio A. nella piovosa Londra per l’occasione tramutatasi in una città calda e mediterranea.

Lì, dopo il canonico “SORPRESA!!!”, tutti si sono goduti l’ultimo weekend prima delle fatiche autunnali.

Lo zio A. aveva prenotato in una pizzeria quasi italiana… nessuno dei cuccioli ha notato differenza alcuna nell’impasto e le pizze sono scivolate giù come al solito.
Successivamente, i tre pargoli hanno avuto l’onore di essere ospitati nientepopò di meno che nella magione dello zio A. che, essendo dello zio A., partiva già con l’etichetta di “casa più bella del mondo”.
Da notare che i cuccioli hanno conosciuto Alexa, che non è la fidanzata dello zio ma l’assistente vocale di Amazon. Ed è cominciata quindi una gara tra i tre e l’intelligenza artificiale del Sig. Bezos con i primi che si scannavano tra di loro in un dubbio inglese per chiedere in rapida successione l’ora, che tempo faceva, qual’era il suo nome, quanto faceva 3+3, ecc… ecc…  e Alexa che impassibile rispondeva colpo su colpo (quando capiva l’inglese del pargolo di turno).

Il giorno successivo ricca colazione al bar e poi papà Ovo ha colto l’occasione per rivedere dopo 10 anni il suo capoufficio storico. Gran rimpatriata a parlare “dei cari vecchi tempi” e vigoroso abbraccio prima di riattraversare tutta Londra per ricongiungersi alla famiglia. Appena in tempo per il pranzo in locale nature-trend dove l’intera compagnia (8 persone) hanno ordinato: 1 panino tipo A ma senza mozzarella, 1 panino tipo C ma con il pomodoro, 1 panino tipo D ma doppia senape, 1 panino tipo B ma al posto del tonno ci metta l’uovo, 1 panino tipo E ma senza insalata e 3 panini tipo F però uno caldo e 2 freddi di cui uno senza maionese mentre l’altro con le acciughe.
La cameriera ha pensato di dimettersi… poi ci ha servito.

Nel pomeriggio visita al museo della tecnica con annessi giochi di fisica; poi rientro a casa e gran cenone culminato con classica torta con scritta personalizzata: “FREGATI!” (in mattinata a precisa domanda: “cosa possiamo scrivere sulla torta dei nonni?”, gli ovetti avevano sentenziato orgogliosamente che erano riusciti a fregare i nonni mantenendo la sorpresa… da cui appunto la più che diretta dedica sulla torta).
La serata è finita improvvisamente quando al culmine della stanchezza qualcuno ha cominciato a crollare in pianti isterici.. tutti a nanna e a domani.

L’indomani infine ultimi giretti, mamma e papà Ovo si sono goduti una colazione per i fatti loro, hanno raggiunto la magione giusto in tempo per scoprire che i bimbi ormai sapevano chiedere ad Alexa di lanciare una canzone ad un volume da concerto rock. Poi una passeggiata per qualche angolo di Londra e i saluti finali.

Sul volo di rientro, seduti nell’ultima file di un volo low cost in ritardo di quasi due ore, Pica non ha più commentato il fatto che l’aereo si alzasse, il Monno è passato dall’aver fame all’aver molta fame e l’Ovetta si è trovata meno a suo agio (sarà perché aveva solo una mezza bottiglietta di plastica contenente acqua un po’ caldina).

Poi le vacanze son finite per davvero.
Tre giorni dopo gli Ovetti avrebbero ricominciato la scuola… ed è storia contemporanea!

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