La Monno settimana

Il Monno ha vissuto la sua settimana di gloria che si è palesata nella serata di martedì e nella giornata di sabato.

Martedì il Monno, sulla falsariga della festa che alcune settimane fa l’Ovetta aveva fatto con le sue amiche, ha invitato cinque amici tutti rigorosamente maschi fino al midollo per la SUA festa.

I maschi sono arrivati in ordine sparso tra le 18 e le 18,30; il Monno li ha virilmente fatti entrare in casa, ha loro intimato di togliersi scarpe e calze e poi altrettanto virilmente li ha trascinati in giardino dove hanno consumato ogni briciolo di energia per le successive 4 ore.
Gli Ovo genitori invece hanno intrattenuto per pochi secondi i vari genitori (che stentavano a credere di avere la serata libera), hanno tranquillizzato chi non voleva dare troppa coca-cola al proprio pargolo (che infatti poco dopo si è segretamente scolata una mezza bottiglia da due litri) ed hanno parcheggiato un paio di biciclette per quelli che più sportivamente si sono presentati a cavallo del proprio destriero; poi hanno cercato di controllare che la casa reggesse all’urto.
Il Monno si è ovviamente buttato a capofitto nella festa tra pizze, patatine, coca cole e corse a non finire riposando solo per una ventina di minuti in occasione di Russia-Marocco… match di capitale importanza… impossibile da perdere.

Papà Ovo, reduce da festa similare per la primogenita datata solo un paio di settimane fa,  ha quindi potuto fare qualche confronto… a dire il vero facile facile; le cose principali che ho capito dalla Monno-festa sono state:
1)        il cibo non è abbastanza… mai!
2)        i giochi preferiti in ordine d’importanza sono: correre e picchiarsi (per finta), correre e giocare a pallone, correre e giocare a pallacampo, correre a vedere la casa, correre e fare qualsiasi altra cosa…
3)        il risultato finale è una serie di bimbi sudati a piedi nudi nel giardino, seguendo a caso una palla e gridando regole di gioco, inventate più o meno al momento
4)        i ghiaccioli i maschietti se li mangiano… tutti! E anche la torta e i biscotti.
5)        non ci sono risate isteriche, frigne, crisi-preadolescenziali… nulla di tutto questo: qui si corre, ci si spinge, ci si da gran pacche sulle spalle e ogni tanto si cade… ma vale tutto.
6)        il Monno -di sua iniziativa- si dedica a scrivere un biglietto personalizzato nel pomeriggio che consegna ad ogni amico per ringraziarli della loro presenza alla sua festa.
7)        ma soprattutto… anche qui Pica si trova a suo agio e corre in mezzo agli amici di suo fratello senza alcun problema.

Sabato mattina tutta la famiglia, con l’eccezione di papà Ovo che si è preso una 24 ore di vacanza pura, si è svegliata al mare!
Tutti i bimbi ne sono stati molto felici; … il Monno di più.
Lui, per non perdere nemmeno un briciolo di tempo, ha cominciato la giornata verso le 7 del mattino, per l’eccitazione, è poi corso in spiaggia urlando “Ciao Mare! Sono arrivato!”, ha fatto 4 bagni (ma solo perché non gliene hanno fatti fare di più), si è tuffato senza alcuna remora nell’acqua gelida, cercando di convincere tutti che la temperatura del mare era calda, è andato in stazione a vedere i suoi amati treni alla stazione locale (ben 3 frecciabianca papa! Ho visto ben tre frecciabianca) ed ha finito in serata col vedere il falò paesano, prima di crollare esausto a letto.

Stamani, prima di rientrare…
“Mamma…”
“Dimmi Monno”
“Ma ci torniamo al mare, vero?”

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