Tromba, trombone e flauto

Dopo un weekend (lo scorso) denso, densissimo di appuntamenti, questa settimana gli Ovetti hanno tirato il fiato (si fa per dire), in attesa del gran finale della prossima settimana.

Pica ha passato la settimana facendo prove per la festa del suo diploma prevista da qui a una decina di giorni. Della suddetta festa non si può sapere nulla visto che le maestre hanno imposto il segreto “segretissimo”: “davvero mamma non ti posso proprio dire niente e mi spiace ma proprio non posso, no, no, no”. In compenso, causa progressi poderosi sulla sua bicicletta multicolor, ogni scusa è buona per cercare di recarsi dal vicino gelataio.
Infine di notte, forse causa prima ondata di caldo, la cucciola intraprende una lotta serratissima con non si sa chi, ma sta di fatto che al mattino di solito la si trova sdraiata per terra o, in alternativa, adagiata a letto ma nuda!
Insomma tutto bene.

Il Monno ha passato la settimana scandendo il lento (troppo lento, papà!) countdown che lo porta verso l’agognata fine della scuola. In compenso ogni giorno tronfiamente riporta a casa i suoi 10 nelle verifiche, passa i pomeriggi a correre e sporcarsi a perdifiato nel giardino e di ritorno dal gelataio si ostina a lanciarsi a scapicollo sulle stradine a ghiaietto del parco locale con il risultato di cadere SEMPRE dalla bicicletta: prima o poi smetterà.
Infine ha sincronizzato il suo orologio con la campanella della scuola e l’ha dimostrato a papà Ovo scandendo i secondi che mancavano al suono con precisione da orologio atomico. Papà Ovo, incredulo, si è posto il dubbio se portarlo da uno psicologo… ma bravo però!
Insomma tutto bene.

Ma la vera protagonista della settimana è stata l’Ovetta.
Premessa: alcuni mesi fa la banda del paese ha cominciato a tenere delle lezioni nelle classi 4e elementari con lo scopo di avvicinare i cuccioli agli strumenti musicali.
I pargoli potevano scegliere tra trombone, flauto e tromba.
Così la nostra eroina per qualche mese ha seguito lezioni di… tromba!
Lo scorso mercoledì al teatro cittadino, i suddetti bimbi, con un lievissimo aiuto della banda.. ma proprio accennato eh, hanno accompagnato la lettura di un testo con i loro amati strumenti.
Per essere “politically correct” bisognerebbe parlare di “saggio”… ma tutti, proprio tutti, sapevano che la parola “saggio” anche presa nel senso più ampio possibile…. era oggettivamente eccessiva!
I bimbi sono stati divisi in tre gruppi.
Il primo gruppo si è presentato in completo maglietta bianca e pantaloni blu.
Le note sono uscite… sì,… ecco… sono uscite. E non aggiungerei altro.
Il secondo gruppo si è presentato anch’esso in completo maglietta bianca e pantaloni blu.
Sarà per la performance del primo gruppo, ma in questo caso il pubblico era “preparato” se nonchè nessuno ha prestato orecchio a ciò che suonavano visto che un bimbo, imbracciata la sua tromba manco fosse una mazza da baseball, ha ingaggiato una furibonda lite soffiando a più non posso virando la faccia dal rosato al rosso, passando per il porpora e finendo con un allarmante viola nerastro ma la tromba stessa non ha emesso suono alcuno.
Grande sospiro di sollievo quando il brano è finito con tutti i musicisti ancora vivi.
Infine il terzo gruppo (con la nostra eroina) si è presentato sul palco senza uno straccio di completo: qualcuno in giallo, qualcuno in verde, alcuni in pantaloncini, altri in camicia…
Poi però, sarà stato per i due gruppi precedenti, ma incredibilmente si sono distinte delle note, nessuno ha litigato con gli strumenti e addirittura andavano a tempo!

Trionfo!!!

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