E’ Natale quando…

E’ Natale quando…

  • In un mese uguale a tutti gli altri con tutti gli impegni normali, devi comunque aggiungere la cena con i colleghi, con il capo, con gli amici dell’ufficio, con quelli del calcetto, con gli amici di Milano, con gli amici non di Milano, con quelli che vedi sempre e con quelli che non vedi mai: poi va da sè che il mese termina il 23… non il 31.
  • Al primo di dicembre il Monno a colazione ti fa il countdown verso Natale… tanto per farti sentire sotto pressione… ogni giorno di più.
  • Pica cominci a cantare le canzoncine di Natale a squarciagola… smetterà a Pasqua… ma anche questa è ormai tradizione.
  • L’Ovetta ripete come un mantra la sua poesia di Natale che sa benissimo… ma poi ha una fifa blu quando dovrà ripeterla con gli Ucas.
  • Vedi Mamma Ova il primo del mese e poi intrecci una relazione epistolare a base di whattsup dove il soggetto è sempre: “cosa regaliamo ai bambini di…”
  • Tiri fuori dal pertugio più inaccessibile del garage gli addobbi per l’albero, per la casa e per il presepe scoprendo che l’anno scorso qualche cosa si era rotto e ti eri ripromesso di prenderlo nuovo perché “tanto ho un anno per pensarci” e ovviamente non l’hai fatto.
  • Le statuine del presepe vagano in branco rendendo il presepe stesso oggi una savana desolata (ma dove sono finite le statuine?), oggi un’assemblea sindacale (le statuine son tornate e sono tutte ammucchiate in centro), oggi una scena postapocalittica (le statuine sono tutte sdraiate sui tetti delle casette)… comunque mai in modo consono alla santa rappresentazione.
  • Ogni ripostiglio, armadio, cassetto deve essere aperto con estrema attenzione: potrebbe nascondere un regalo per i piccoli.
  • A una settimana dal lieto evento stai quasi per gioire, visto che forse anche quest’anno ce la stai facendo e in fondo mancano “solo”: la festa all’asilo della piccola, la festa di classe del mezzano, la festa di classe della grande, la messa solenne fatta apposta per i bimbi, 5 giorni di lavoro, qualche regalo non ancora comprato, la notte Santa ad apparecchiare per 10 a tavola, a tirar dentro l’albero di Natale, a tirar fuori dai nascondigli i regali e prepararli sotto l’albero, e poi non mi ricordo più…. Insomma mancano davvero “solo” poche cosette.

Ma soprattutto è Natale quando…

  • Sabato sera, alla festa dell’atletica, in mezzo ad un nugolo di bimbi eccitati e contenti, Pica va da sua mamma e le sussurra: “Mamma sono un po’ stanchina”, poi decide di vomitare nel bel mezzo del salone tutto quanto ingerito in giornata e finirà di volata a nanna con un bel 38,7°Sì… il “Santo” Natale sta arrivando… come tradizione.

(Pica dopo dodicioredisonnofilate… sperando basti per riprendersi)

Lasciaci il tuo commento...

Close Menu