Water games

Alcune settimane fa, dopo un consulto al vertice degno di un G2, mamma e papà Ovo avevano stilato l’agenda definitiva delle vacanze Ovettesi che testè vado ad enunciare:

Settimane 1, 2 e 3: Ovetta e Monno all’oratorio, Pica a scuola (suo malgrado)
Settimane 4 e 5: Ovetta e Monno all’English camp, Pica dagli Ucas
Settimana 6: tutti gli Ovetti dagli Ucas in montagna
Settimana 7: tutti gli Ovetti al mare con mamma Ova
Settimana 8: tutta la famiglia Ovetti in montagna
Settimana 9: tutta la famiglia a spasso per “l’Airb&b south italian tour”
Settimana 10: tutta la famiglia Ovetti al mare
Settimana 11: tutti gli Ovetti dagli Ucas al mare
Settimana 12: gran rientro e festa di fine estate.

L’agenda aveva ricevuto il benestare di tutti; solo il Monno aveva eccepito che forse lui all’English camp non ci sarebbe voluto andare perché “io non so parlare bene in inglese e forse non capisco” che tradotto dal Monnesco vuol dire: “caro genitore, colgo con notevole entusiasmo lo sforzo da te profuso per rendere la mia estate piacevole e variegata. Cionondimeno devo forse puntualizzare come il tuo sforzo abbia prodotto un risultato al di sopra delle attese e si potrebbe quindi evitare il campo in inglese. Ciò al fine di limitare le spese famigliari e giammai ti venga in mente che codesta osservazione possa derivare dal fatto che io, essendo abituato ad avere tutto sotto controllo, potrei forse trovarmi spiazzato in una scuola ove le maestre si approccino al sottoscritto solo in lingua straniera il che potrebbe, ma è una remota possibilità, rendere il tutto non pienamente sotto il mio controllo… il che mi fa un po’ paura”.

Rintuzzato l’attacco del cucciolo, lunedì scorso papà Ovo ha caricato i tre bimbi in macchina e si è diretto verso casa Ucas per lasciare Pica: in macchina regnava allegria e spensieratezza.
Una volta lasciata la sorridente Pica dai nonni, il vetusto e i cuccioli maggiori hanno quindi virato verso la scuola di inglese: in macchina regnava il silenzio più totale…

“Bimbi tutto bene?”

“Si”

“Siete preoccupati?”

“No”
….
(vabbè lasciamo perdere)

A dispetto delle attese la settimana è stata un trionfo!

Per l’Ovetta i punti di forza sono stati:
1) capisco tutto (ma parlo poco).
2) gioco tantissimo con le mie migliori amiche E. e C. a giorni alterni (negli altri giorni ci litigo e non sono più le mie migliori amiche).
3) finalmente mangio tanto (anche perché il pranzo non è incluso e viene preparato in dose abbondante dalle sapienti mani di mamma Ova ogni giorno)
Per il Monno i punti di forza sono stati:
1) capisco…. (quanto non si sa ma in qualche modo me la cavo).
2) gioco tantissimo con le mie amiche E. e C. ma se non ci sono loro me ne sbatto altamente e gioco con qualcun altro (l’importante comunque è correre, saltare e non fermarmi mai… il che è stato anche sottolineato dalle tutor).
3) mangio come un bufalo (e ne faccio un punto d’orgoglio finire sempre e comunque quanto preparato da mamma).

Giovedì pomeriggio il sottoscritto si reca a riprendere i cuccioli alla fine del campus.
Arrivato nel corridoio, si trova immerso in una scena post-apocalittica:
tutte le porte che danno sul giardino sono spalancate; da ognuna di queste porte partono delle strisce dense di fango e acqua che convergono tutte all’ingresso dei bagni; lo sporco regna sovrano ovunque; nessun bimbo all’orizzonte fatta eccezione per il Monno, completamente bagnato dalla testa ai piedi ritto al cento del corridoio.

Papà Ovo rimembra allora che quel giorno era destinato ai “water games”.
“Monno: dove sono finiti tutti?”
“Sono in bagno papà. Ci dovrei andare anche io ma è troppo sporco; ci sono dentro tutti i bimbi ma papà…. Davvero…. È troppo sporco”
“Tranquillo, capisco. Hai fatto benissimo ad aspettare fuori (il sottoscritto ha anche pensato: quanto sei intelligente figlio mio! Quanto sono orgoglioso della tua maturità! Bravo! Una spanna sopra tutti!). E perché dovresti andarci anche tu? Ti scappa la pipì?”
“No, ho sete, però ho trovato il modo di bere lo stesso. Guarda papà faccio così, vedi… prendo la maglietta, la strizzo e la ciuccio!”



“NOOOOOO !!!!!! (vorrei rivedere le mie frasi dette poc’anzi sulla tua maturità e superiorità;… e poi magari prima di dire alla mamma che ti strizzi la maglietta in bocca ciucciandoti quel mix di terra, sudore e acqua direttamente in gola…. magari la prepariamo psicologicamente quella povera donna,… eh?).

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