8 minuti di lucida follia

Negli scorsi mesi, in maniera sistematica, il Monno e l’Ovetta hanno alternato giorni di scuola “classici” a gite di tutti i tipi.
Alla biblioteca comunale, per le vie dei paese, al mercato Glocale finendo poi con la classica gita tutti insieme in grande stile con il pullman.
Tutto molto bello…. Se non che Pica piano piano rosicava in maniera sempre più profonda.

Lunedì scorso era in programma l’annuale gita di tutti i fiocchi (ivi incluso il famoso fiocco Arancio) con ritrovo alle ore 8,30 (quindi una mezz’ora prima del solito), partenza in pullman, visita della fattoria, pranzo al sacco e rientro in serata.
Pica, nella settimana precedente, cresceva in autostima al ritmo del suo stesso jingle: “Lunedi vado in gita ! Lunedi vado in gita! Ecc…ecc….”; poi la domenica prima del grande giorno controllava il suo zainetto comprendente: toast in numero sufficiente ma non eccessivo (non sono il Monno, io), acqua, succo di frutta, fazzolettini, kway stante il pericolo di pioggia.

Per l’occasione veniva spiegato a tutti gli Ovetti che il giorno dopo i bimbi grandi, il cui orario d’ingresso combaciava con il ritrovo di Pica, sarebbero stati portati dieci minuti prima (verso le 8,20) e lasciati a qualche mamma di compagni di classe onde poter arrivare in tempo al Fiocco Arancio: il Monno tentennava… ma alla fine capiva che questa volta doveva obbligatoriamente cedere.

Lunedì mattina….
Papà Ovo, a cui spetta tradizionalmente la sveglia del lunedì dato che mamma Ova è già al lavoro apre un occhietto per guardare la sveglia aspettandosi che la stessa indichi il solito “7.20”.

Invece no.

La sveglia dice: “8.30”….. click…. “8.31”
….
Il pandemonio.

Papà Ovo schizza sul letto con gesto atletico che nemmeno un ventenne in stato di grazia e contemporaneamente inizia nella sua mente a nominare in maniera non amichevole tuti i santi del paradiso.
Si getta giù dalle scale (facendo un rumore assordante) e si catapulta in cameretta spaventando a morte i tre bimbi all’urlo di “BIMBIMUOVETEVINONSOCOSASIASUCCESSOMAVESTITEVIEMETTETEVILESCARPENONC’E’TEMPOMUOVETEVI”
L’Ovetta non capisce nulla e balbetta qualche cosa … ma si muove velocissima.
Il Monno si spaventa e vorrebbe mettersi a  frignare ma viene immediatamente riportato all’ordine … e per una volta non perde tempo.
Pica fa solo in tempo ad alzarsi sul lettino e viene afferrata in braccio, trasportata in salone, spogliata e vestita di tutto punto.
A questo punto, papà Ovo “spreca” ben trenta secondi in cui, mentre cerca di vestirsi, di afferrare lo zainetto, di tranquillizzare Pica, di convincere il Monno che si è messo le calze di Pica e quindi sarebbe il caso di ridargliele, ecco mentre cerca di fare tutto ciò e dentro di se recita come un mantra “non oggi… non oggi… non oggi…”, mentre fa tutto questo si diceva che papà Ovo spreca trenta secondi per spiegare come una congiuntura astrale astronomica abbia spento la sveglia e al momento vi sia il rischio di dover inseguire il pullman della gita dato che giammai (!!!) e per nessun motivo, Pica avrebbe mai perso la gita.

A questo punto la combriccola si trova fuori di casa correndo per la tromba delle scale “…l’ascensore impiega troppo tempo bimbi…” , quindi fuori in direzione parcheggio “…Pica fammi vedere come corri velocissima…” infine in macchina.

Qui, mentre papà Ovo pensa di guidare una Lamborghini Diablo e non una Citroen C4 avviene la segue discussione:

“Monno hai ridato le calzine a Pica?”
“No”
“Dagliele… a te penseremo dopo.”
“Ovetta, adesso arriviamo all’angolo della vostra scuola; io non posso fermarmi ma voi saltate giù e andate da soli, insieme e sempre tenendovi la mano. OK?”
“Ma papà la scuola è aperta alle 8,25 alle 8,30… poi non si può più entrare”.
“Sei sicura?”
“Si”
“Ah! Allora meglio… non rallento nemmeno”
“E noi quando andiamo a scuola?”
“Dopo Monno… dopo.”

Superati due semafori e la classica imprecazione spirituale al tizio che non supera i 25 km/h papà Ovo avvista un parcheggio, entra in derapata, schizza fuori, prende in braccio Pica e urla all’Ovetta di prendere lo zainetto dell’ultimogenita mentre s’invola all’asilo dove farà il suo ingresso proprio mentre i primi bimbi escono in direzione pullman.

Che ci crediate o no, l’orologio segna le ore 8,39…. Sono passati meno di 500 secondi… o una vita intera a seconda dei punti di vista.

Dopo, riprendendo fiato, Pica viene consegnata alle maestre e insieme a tutte le sue compagne esce dall’asilo in direzione pullman;
Papà Ovo, che realizza di avere i pantaloni al contrario, prodigandosi in scuse, avverte la maestra che la cucciola “come dire… non le ho fatto fare colazione…. Ma proprio niente niente eh!”
Il Monno, superata la crisi, comincia a spazientirsi: “Ma quando vado io a scuola?”
L’Ovetta invece si sganascia ogni volta che qualcuno le chiede “Ma non sei a scuola tu?” “No! Papà si è dimenticato di portarci ! AH AH AH!!!”

Epilogo:
Rientrati in casa papà Ovo realizzava che la cucciola… non aveva fatto nemmeno la pipì ! (seguiva whatsup di avvertimento alla maestra), quindi riceveva la telefonata di mamma Ova che, non si sa come, era già stata allertata, di seguito sfamava i restanti cuccioli e cercava di togliere alla casa la sensazione che fosse esplosa una bomba; infine si recava alla scuola degli Ovetti e, firmata la “giustifica”, li faceva entrare.
Solo a quel punto, stremato, accendeva il telefono e cominciava a lavorare…

In serata….
“Pica, ma cosa è successo oggi?”
“SONO ANDATA IN GITA !!!!”
“E la cosa più strana che è successa oggi?”
“SONO STATA SUL PULLMAN E HO VISTO LE MUCCHE !!!!”
…. Che poi erano le cose davvero importanti….

(Pica, appena entrata all’asilo, riesce per andare in GITA !!! …. la foto è mossa perché avevo il fiatone)

This Post Has One Comment

  1. Succedono queste cose solo quando non devono, la domenica tutti svegli alle 7 se non prima…almeno a casa mia :((

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