Fammi crescere i denti davanti

Tre settimane fa al Monno cominciò a dondolare un dente; per la precisione e usando il gergo tecnico più indicato, gli cominciò a dondolare il “palettone superiore destro”.
Per il Monno era di fondamentale importanza che la caduta avvenisse in alcuni giorni ben precisi (si veda qui) ma poi, all’atto pratico, un giorno il nostro eroe arrivò a casa da scuola senza il dente e abbastanza trafelato…
“Monno! Ti è caduto il dente! Che bello!”
“Sì mamma, è stata tutta colpa del mio amico P. Ma il topino me lo porta lo stesso il soldino?”
“Tranquillo, te lo porta sicuramente. Però spiegami: perché è stata colpa del tuo amico?”
… e qui, alla dovuta domanda della genitrice la spiegazione del cucciolo lasciò la stessa basita ed interdetta.
Poi, rientrati a casa, il Monno spiegò l’accaduto al vetusto padre… che rimase basito ed interdetto.
Infine, dovendo portare quel giorno stesso l’Ovetta dal dentista, il Monno venne portato per un occhio più esperto e anche qui il dentista, professionista di lungo corso, alla risposta del cucciolo rimase basito ed interdetto.
Si diceva… “Però spiegami Monno, perché è stata colpa del tuo amico?”
“Vedi mamma, il mio amico P. voleva tirare un calcio al termosifone… e mi ha fatto cadere il dente.”


Solo dopo ver tranquillizzato il cucciolo, solo dopo avergli assicurato che il topino avrebbe sicuramente portato il soldino, solo dopo averlo sottoposto ad un serrato, seppur gentile,  terzo grado, gli anziani genitori sono risaliti alla dinamica dell’evento che si trascrive testè.
“Nel corso dell’intervallo (quello breve) della mattinata, il Monno e alcuni amichetti si recavano in bagno per bere. Il bimbo P. infastidito dal prolungarsi oltremodo della coda dei bambini che volevano bere decideva di testare la resistenza all’urto del termosifone in quanto, probabilmente, lo stesso appariva deboluccio e malaticcio, probabilmente non all’altezza dell’impegnativo compito a lui riservato (cioè far girare acqua calda possibilmente senza perderla). Non avendo in dotazione alcuno strumento apposito nè un laboratorio meccanico, decideva di utilizzare la propria potenza fisica e si proponeva quindi di valutare il malcapitato termosifone tramite urto dovuto da potente calcio da sferrarsi in loco. Il bimbo P. a questo punto decideva di caricare al massimo il colpo e non lo faceva, come i più creduloni potrebbero pensare, mettendo la massima spinta nella gamba destra (o sinistra nel caso di bimbo mancino); nossignori! Il bimbo P., con un vero colpo di teatro, decideva di caricare la massima potenza nel calcio tirando indietro repentinamente il gomito destro (!) che incocciava quindi accidentalmente con la bocca del Monno stroncando sul colpo il malcapitato “palettone superiore destro” dello stesso. Amen.”

Per la cronaca…. Tutto vero.

Settimana scorsa, senza che alcun termosifone ci sia finito di mezzo, al Monno è cominciato a ballare anche il palettone sinistro.
Questa sera, dopo una splendida giornata a giocare con gli amici, mamma e Monno in una decina di minuti di intensa passione sono riusciti a farlo cadere.
“Mamma, domani il topino mi porta il soldino?”
“Certo Monno.”
“Anche se il dentino che volevo lavare è…. MAMMA! è finito nel lavandino! Oh no! E adesso? Non me lo porta il soldino? Oh no! UEEEEEE!”
….
….
Mamma Ova, armata di cacciavite e chiave inglese ha smontato l’intero impianto idrico di casa Ovetti, ha trovato il dentino (si vabbè… non era proprio quello ma un altro che aveva tenuto da parte ma tant’è) e tranquillizzato il cucciolo.

Perché poi, alla fine, non conta tanto se per far cadere un dente ci sia la mamma o la gomitata di un amichetto, l’importante è che arrivi il soldino del topino!

(Il Monno da stasera privo di entrambe i panettoni superiori)

This Post Has 2 Comments

  1. Ssssei mellisssssimo Monno

  2. Uff qui abbiamo un sacco di dondolii, ma nessuna caduta. E in fondo spero tanto che i dentini resistano ben attaccati fino al ritorno del Navigante a inizio giugno!

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