Tra Torino e New York

In settimana l’Ovetta, al primo anno di catechismo, ci ha reso edotti del fatto che stamani ci sarebbe stata la processione… alle 9,00 in punto.
Dopo alcuni pensieri poco “santi” dovuti all’orario tutt’altro che festivo da parte di mamma e papà Ovo, questa mattina l’intera famiglia si è faticosamente alzata ed è arrivata puntuale all’appuntamento.

L’Ovetta è giustamente sparita tra i suoi compagni, più dietro invece il resto della famiglia che ha visto papà Ovo e Monno instaurare un serratissimo discorso teologico…

“Papà”
“Dimmi Monno”
“Ma quando Gesù è morto…. Come faceva a sapere che era quello lì il venerdì di Pasqua?”
“???…. No, aspetta,…. Non è che siccome stava arrivando il venerdì di Pasqua allora lui è morto; è successo il contrario. Lui è morto il venerdì e quando è risorto allora quella è diventata la domenica di Pasqua. Capito?”
“Sì”
“Ok, adesso guarda avanti che la processione è partita e cerca di evitare la cacca dell’asinello.”
“Che bello! Ha fatto la cacca vera… che puzza!”


“Papà”
“Dimmi Monno”
“Ma poi quando è risorto, dove è andato?”
“In cielo.”
“Ma allora come facciamo a sapere che è risorto?”
“Giusto! Allora, prima si è fatto vedere dai suoi amici, poi è andato in cielo. E ogni tanto tornava anche a trovarli; capito?”
“Sì”
“Ok, allora adesso stai tranquillo.. non è una corsa dove devi arrivare primo, il Don deve rimanere davanti, non devi superarlo… davvero”


“Papà”
“Dimmi Monno”
“Ma è morto a Torino?”
“?????? Scusa? No! Non è morto a Torino (ma come ti è venuto in mente?)”
“E allora come mai hanno trovato il suo lenzuolo a Torino?”
“Ah! La sindone! Beh effettivamente quella è una lunga storia: pensa che per un po’ di tempo il lenzuolo di Gesù si è pure perso…. Ma tranquillo adesso l’hanno ritrovato; ok?”
“Si”
“Ok, allora adesso guarda che bello con tutti i bimbi del catechismo a stendere i loro mantelli per far passare Gesù sull’asinello e FERMO… tu non devi passarci sopra (non montarti la testa)”


“Papà”
“Dimmi Monno”
“Ma prima hai detto che ogni tanto Gesù tornava a trovare i suoi amici. Ma davvero?”
“Sì, certo”
“Ma può venire a trovarci anche qui da noi o solo a Torino?”
“No Monno, può venire anche qui.”
“Ma tu l’hai mai visto?”
“Io no; e tu?”
“No! Però adesso lo cerco.”
“Bravo Monno! adesso però stiamo un po’ in silenzio che comincia la messa.”
”Comincia???? Papà ma io sono già stanco!”

“Mamma”
“Dimmi Monno”
“Ma secondo me, nel Ovetti town che è così piccola, Gesù forse non viene, magari va a New York”.
“Ma certo che può venire Monno anche nell’Ovetti town! Gesù non è mica vissuto in un posto speciale, è nato in una capanna, era un ragazzo come te, giocava in giardino come te.”
“Mi hai convinto, allora lo cerco davvero, dai uno che si chiama Gesù lo riconosco subito, no?”

 
Effettivamente per un bimbo di sei anni forse il tutto era un po’ troppo,… però ora il cucciolo cercherà ovunque un uomo di nome Gesù !

This Post Has One Comment

  1. Che meraviglia queste elucubrazioni teologiche!!
    Junior, qualche anno fa, mentre uscivamo per andare alla Via Crucis, mi chiese se lì c’erano i parcheggi a pagamento o liberi.
    Si potrebbe scrivere un vangelo modello bambini: sarebbe spassosissimo!!!

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