Triathlon

Questo fine settimana gli Ovetti avevano erano attesi da grandissime performances sportive che li hanno messi a dura prova.
I cuccioli hanno brillantemente superato le prove, … gli Ovo genitori meno.

Sabato mattina… Pica
Come ogni sabato mattina tutti e tre gli Ovetti si sono dedicati alla lezione di nuoto; ma questa volta per Pica la lezione era un pochetto diversa.
Stante l’amore incondizionato che la cucciola nutre verso l’adorata maestra L. (maestra dei bimbi più piccoli), Pica si è sempre opposta a qualsiasi avanzamento di “carriera” onde evitare un doloroso ed insopportabile allontanamento dall’amata.
Nelle scorse settimane, gli Ovo genitori hanno provato un approccio soft ed una lobbistica pressione per spingere la cucciola al grande passo di lasciare la maestra L. e contestualmente passare dalla piscina per cuccioli alla vasca olimpionica. La piccola è però rimasta sulle sue convinzioni: “Va bene… vado nella vasca grande…. Ma con la mastra L.”
Sabato, stante l’impossibilità per gli Ovo genitori di cambiare l’agenda di tutte le maestre del nuoto per soddisfare i desiderata di Pica, papà Ovo ha dato il suo nulla osta per il piano “B”.. quello meno soft.
Alle ore 11,15 Pica fa il suo ingresso in piscina accolta dalla maestra L….. come di consueto.
Alle ore 11,16 la maestra L., incredibilmente, si dirige mano nella mano con Pica nella vasca grande e ivi si tuffa.
Alle ore 11,17 Pica, essendo la sua amata maestra nella piscina grande, non vede perché non adeguarsi e si lancia sprezzante del pericolo.
Alle ore 11,20 la maestra L. con un grande sorriso in faccia e declamando la frase “Pica sai nuotare benissimo in questa piscina per grandi, io adesso ti lascerei per tornare con i bimbi piccoli, tu invece fai la bimba grande e stai con la maestra R.”, esce repentinamente dalla vasca.
Alle ore 11,21 Pica, constatato il grande tradimento, scoppia in un ululato inconsolabile che durerà, si e no, 2 minuti. Poi si adegua, pianta un muso da teenagers a cui è stato tolto facebook e si mette a nuotare benissimo, non rivolgendo però la parola a nessuno… offesissima.
Due ore dopo a diretta domanda di sua madre risponderà con un sorriso a trentadue denti: “Sono andata nella piscina grande e nuoto benissimo… non sono mica una bimba piccola io!”

Domenica mattina… Monno
Questa domenica il Monno veniva accompagnato alla consueta gara podistica non da papà Ovo (come da prassi) bensì da mamma Ova e Pica.
Ne consegue che il Monno sia, da una parte orgogliosamente fiero della presenza materna a cui garantisce un risultato coi fiocchi (“che se no papà pensa che lui è fortunato perché mi vede sempre gareggiare e invece io oggi corro forte per te,… mamma”), dall’altra non sia per nulla tranquillo stante la madre non avvezza ai riti scaramantici che il Monno tiene nel pre-gara (“Mamma dobbiamo togliere i pantaloncini” “Ma è presto” “NOOO che facciamo tardi, dai.. e mettimi il chip” “Ma è presto” “NOOOO, senti mamma facciamo le cose per benino, eh?”):
Poi, ovviamente, comincia a piovere e la situazione diventa la seguente:
Il Monno segue la maestra per il riscaldamento mentre mamma Ova tiene per mano Pica, nell’altra mano l’ombrello, nell’altra la borsetta, nell’altra lo zaino con il cambio del Monno e con l’ultima mano cerca di crearsi un varco nella folla di genitori presenti più o meno con gli stessi problemi.
Se qualche cosa non vi torna… anche a me.
Alle 11,15 dopo aver gettato i pantaloncini in mano (un’altra???) a mamma ed essersi messo un berretto grigio a coronamento della sua improbabilissima tenuta da corsa (si veda qui) onde evitare lo tsunami sul capoccione, il Monno schizza sulla linea di partenza e corre per i suoi 96 secondi o per i suoi 400 metri che dir si voglia tagliando il traguardo primissimo e distanziando i 66 inseguitori.
Nell’uragano seguente, si noteranno 3 stracci bagnati fermi dalle parti del traguardo perché comunque il Monno ci teneva a vedere anche le gare dei suoi amici.

Domenica mattina… Ovetta
Alle ore 6,45 la sveglia, con inderogabile precisione, scuote il sonno di Papà Ovo che, per ripicca, due minuti dopo sveglia l’Ovetta.
Alle 7,15 la coppia, colazionata e vestita da alta montagna (soprattutto la cucciola) parte per la prima domenica del corso sciistico in compagnia di amici con le seguenti previsioni meteo: cielo nuvoloso, niente vento, poco freddo fino alle 14: stante il corso dalle 10 alle 13 la situazione si presenta ottimale.
Alle 8,40 papà Ovo compra gli skipass e approfitta dell’esperienza degli autoctoni per farsi confermare le condizioni meteo ricevendone ampie rassicurazioni: nuvoloso, zero vento, poco freddo fino al pomeriggio… poi forse peggiora: perfetto.
Alle ore 9,55 con l’Ovetta perfettamente vestita di tutto punto, la coppia esce dal negozio ove ha appena passato l’ultima mezz’ora per noleggiare tutta l’attrezzatura e si presenta al punto d’incontro con i maestri: cadono i primi fiocchi di neve.
Nelle seguenti due ore, la località montana ha registrato la prima vera e copiosa nevicata del 2017, nevicata accompagnata prima da un tenue venticello che è pian piano rinforzato fino a diventare vento e finire in bufera.
Papà Ovo ha silenziosamente licenziato tutti i metereologi mondiali.
Il corso dell’Ovetta è eroicamente continuato dopo una breve ma dovuta sosta al bar e alle 13 in punto un nugulo di bimbi congelati è stato riportato ai rispettivi genitori.
L’Ovetta ha stoicamente retto il colpo e, tanto per recuperare le forze perdute, ha pasteggiato a cotoletta, patatine, polenta concia e bresaola… poi ha cominciato a non sentire più freddo.

Tranquilli, domani si va solo al lavoro…

This Post Has 3 Comments

  1. … e io che mi lamentavo delle mie due ore sotto l’acqua sabato pomeriggio…….

    buon lunedì di riposo!!

  2. Questi week end non si hanno da fare…….
    Eccerto che uno poi non vede l’ora di tornare a lavorare!!

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