Vacanze? No grazie.

A mamma Ova e papà Ovo sarebbe tanto piaciuto portare al mare i cuccioli nel weekend del 25 aprile o, in alternativa, in quello del 1° maggio… sarebbe piaciuto.
Anche perché, credevamo che i cuccioli si sarebbero un po’ annoiati a stare a casa parecchi giorni inframezzati da qualche giorno di scuola qua e là… credevamo.

“Monno, allora che cosa ha detto la nazi-pedi? Che cos’erano quelle macchie rosse? Non mi dire che è varicella o scarlattina o morbillo!!!”
“No papà –sigh.”
“Ah, meno male.”
“E’ il – sigh – fuoco di sant’Antonio – sigh.”
“Oh no! (ma tu sei l’unico bimbo di tre anni che fa la classica malattia dei vecchietti).”
“E ti fa male?”
“Sì- sigh, tanto -sigh”
“Dai che sei coraggioso (e anche sfigato perché fa davvero male).”
“Sì – sigh, ma mi fa male -sigh”
“E così ci siamo giocati anche questo ponte (complimenti visto che nel periodo 7 gennaio / 15 aprile non avete perso un giorno di scuola ma siete riusciti ad ammalarvi tutti a rotazione negli ultimi 15 giorni di ponte porc….acc….)”
“Papa? –sigh”
“Dimmi Monno.”
“Però la dottoressa ha detto che devo stare a casa da scuola tanti giorni, bello vero? –sigh”

“Papà!!!!”
“Dim-mi O-vet-ta (aspetta che non riesco a respirare).”
“So andare in bicicletta! So andare in bicicletta! Guardami!”
“Ti-ho-vis-to….. se-i sta-ta bra-vis-si-ma (ma io proprio non riesco a respirare… c’è troppo polline…).”
“Adesso posso andare anche con te sai.”
“Con me??? (muoio, non ce la posso fare), ma – con- la- mam-ma vai be-nis-si-mo.”
“Sì, ma basta che metti un braccio sulla mia spalla, senza tenermi, così mi sento sicura, e poi mi corri a fianco e io pedalo da sola. Ma senza tenermi però! Solo corrimi a fianco.”
“Ah – be-ne. (stavolta muoio davvero. Qualcuno ha una bombola d’ossigeno?) Per-fet-to. Va-i, co-min-ci-a-mo.”

“Pappa!”
“Ancora? Ma non è possibile. Pica, un’ora fa hai mangiato una coppetta intera di gelato (gusto panna e cioccolato… mica limone e pompelmo, nossignore, mica badiamo alle calorie noi).
“Pappa!”
“Ma sei sicura? Tre quarti d’ora fa, aspettando che cuocesse la pasta e per evitare urla disumane e la classica scenata da bimba distesa in cucina urlante, hai sgranocchiato pezzo a pezzo due taralli.”
“Pappa!”
“Ma dai… mezz’ora fa hai mangiato 170 grammi (cotti) di trofie… con un sughetto di pomodoro fresco… e un velo d’olio (…un po’ più di un velo); si mancava il parmigiano sopra: chiedo venia.”
“Pappa!”
“Ma non è possibile, un quarto d’ora fa mi hai visto mangiare una banana… e ne hai pretesa metà.”
“Pappa!”
“Va bene… eccoti anche anche un’albicocca.”



“AH! Sei a posto adesso. Finalmente. Allora? Sua signoria si sente a proprio agio o ha altre necessità?”


“Cacca!”

 

In fondo, anche senza mare, ai tre Ovetti questi giorni di vacanza sono piaciuti lo stesso.

This Post Has One Comment

  1. Ma la vera domanda è: queste vacanze sono piaciute a mamma e papà…oppure è meno faticoso andarsene al lavoro?

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