Uno

Ieri mattina, ore 8.10, papà Ovo e gli Ovetti stanno facendo colazione

“Papà?”
“Mmmmm…”
“Papà, sei allabbato?”
“No… è che ci siamo!”

Già. Ci siamo.
Fino a ieri ho finto indifferenza.
Ora non posso più.
Lui è li, e si staglia in tutta la sua altezza.
Pressappoco saranno 4 millimetri… millimetro più… millimetro meno.
Ma sono quattro millimetri di puro terrore.
Lui è il numerino che fa bella mostra di se nella “app. calendario” del telefono di papà Ovo.
Lui è un banale, normale, semplice… “1”

E già, ma non è un “1” qualsiasi, nossignore… lui non porta scherzi come uno dei suoi undici fratelli, quello d’Aprile per intenderci; nossignore.
E non è nemmeno quello di suo fratello di Maggio… che quando arriva lui si sta tutti a casa a fare festa.
E neppure quello di agosto; che quando arriva lui si è quasi sempre al mare… e no.
Lui è il temibilissimo “1 di dicembre”; il terrore di ogni famiglia con figli piccoli.
Da oggi è ufficialmente cominciata la lunga rincorsa al Natale; a pensare solo un momento a quello che ci si prospetta davanti, più che un dubbio vi è la certezza che una siffatta prova non possa essere superata; nei 24 giorni che ci separano all’Evento infatti a papà Ovo balzano agli occhi, senza pensare a quello che non gli viene in mente, i seguenti impegni:
1) Viaggi di lavoro che toccheranno Roma, Firenze, Frosinone, Napoli, Salerno, Potenza, Perugia, Pescara, San Marino, Modena, Mantova, Verona, Vicenza, Trento, Bolzano, Udine e un paio di località sperdute nell’alto appennino toscana, nelle valli trentine ed in Carnia.
2) Conseguentemente una marea di giorni in cui mamma Ova saltellerà tra il suo lavoro e tre Ovetti affamati e necessitanti di attenzioni.
3) Otto diconsi otto appuntamenti con amici vari da disporsi modello puzzle lungo 4 fine settimana incluso questo (cioè otto possibilità tra i vari sabati e le varie domeniche); matematicamente possibile… ma bisogna incastrare tutto alla perfezione.
4) Una recita di Natale, attualmente coincidente con la venuta in Italia del Capo… ci sto lavorando per riuscire a spostare la data… dell’incontro con il Capo, non della recita di Natale.
5) Vari scambi segreti negli androni del palazzo di casa Ovetti in cui papà Ovo riceve enormi pacchi regali da stipare sino alla santa notte in una cantina minuscola; ma è anche vero che nello stesso incontro anche papà Ovo sbologna via altrettanti mega pacchi rendendo quindi il volume occupato della cantina in continuo ed instabile equilibrio; divieto assoluto a chicchessia di entrare in cantina stante il pericolo di crollo della stessa.
6) Vari viaggi da Toys in cui si entra con contante e carta di credito e si esce solo con i mega pacchi enormi di cui al punto 4; del contante non vi è più traccia, la carta risulta inutilizzabile.
7) Una giornata dedicata agli addobbi di Natale suddivisa in una parte in cui gli Ovetti si divertono a disseminare casa di palle di Natale (le quali verranno poi ritrovate in un arco temporale dei seguenti 11 mesi) ed in una parte in cui papà Ovo addobberà l’albero e le luci sul balcone chiedendosi come mai riesca sempre a scegliere la giornata più fredda dell’anno per fare questo lavoro e ricordandosi sempre di essere allergico alle punture degli aghetti dell’abete di Natale… e rientrando quindi in casa congelato ma con un eritema da puntura alle mani.

Tutto questo, ovviamente, salvo imprevisti e contrattempi (leggasi febbri, diarree, gastroenteriti, morbillo, varicella, peste, ecc…ecc…) … non ce la faremo mai…

“Papa? Ma davvelo non sei allabbato?”
“No, tranquilli, stavo solo pensando che tra poco è Natale.”
“SIIII !!! CHE BELLO!!!!”

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