La fattoria degli animali

Casa Ovetti, come facile pensare, nell’ultimo anno si è “arricchita” di innumerevoli e coloriti personaggi che compongono di fatto l’allegra cerchia di amicizie dell’Ovetta; eccoli in dettaglio.

Le seconde linee:
Marta: prende il nome da Marty, la zebra del film Madagascar. Trattasi di cavallo a dondolo, ops… volevo dire trattasi di zebra a dondolo in legno con coda di palline. Usata saltuariamente, trova ampio spazio in occasione di visite di gente estranea allorquando la piccola, col chiaro scopo di impressionare l’ospite, si esibisce in una galoppata zebrese di indubbio effetto. Per chi ci venisse a trovare sarà facile vedere, subito dopo la porta d’ingresso una zebra a dondolo.
Ce ne sarebbero tanti altri ma ad imperitura memoria qui se ne ricordano solo il nome: il muflone, Ram, il topo dalle orecchie in bocca, Lu, Matto Matteo, il topino bastardo, ecc…ecc…

Il grande decaduto
Ortone: prende il nome dall’elefante dell’omonimo libro. Trattasi di pachiderma giallo canarino dotato di pancia a sfera, piccola coda, piccole orecchie e grande proboscide. Appena regalato è immediatamente assorto ad amico fidato e impossibile da lasciare indietro; poi, piano piano, è stato lentamente relegato in posizioni meno regali. Soggiorna stabilmente in groppa a Marta, all’ingresso.

Special friends
Babe: del maialino coraggioso che accompagna l’Ovetta in piscina si è già parlato qui.
Cuscinon: anche di lui si è già parlato… qui.

L’Amico con la A maiuscola
Teddy: Teddy (the original) the Bear. Nato in Inghilterra, acquistato presso i magazzini Harrods, è arrivato in Italia a bordo di British Airways: pedigree perfetto! Il classico orso marroncino, vive in groppa a Marta (ma sta davanti, mica come Ortone che sta dietro) ma spesso viene preso per le escursioni della cucciola sia in casa che fuori. E’ l’unico della combriccola ad essersi perso allorquando, in visita a parenti di Parma, l’orso si è nascosto al momento della ripartenza. Fortunatamente, e con disappunto della piccola, prima di allertare i carabinieri e “chi l’ha visto” papà Ovo ha ritenuto saggio telefonare per accertarsi della presenza in Emilia dell’orso scomparso. Il Teddy è poi tornato in famiglia la settimana successiva accolto da un grandissimo abbraccio (con ciucciatina finale).

L’Amico fraterno, colui senza il quale non potrei nulla, insomma il numero 1
Zio Bebo: L’orsetto rosa targato Trudi è entrato in casa lo stesso giorno della piccoletta e, per non dar nulla al caso, i primi mesi ha osservato la piccola da lontano; poi, proprio nel momento in cui l’Ovetta abbandonava la culla per cominciare le sue nanne nel lettino, ha posto dimora nello stesso. Ne è nata un’amicizia unica ed imperitura. Spesso, anche durante il di, la piccola si avvicina al lettino, lo guarda e comincia ad agitare il ditino e a suon di “Mmmm…mmm…mmm…” convince il primo genitore che passa di li a ricongiungere l’amato orsetto alla stessa. E’ un’amicizia anche fisica: abbracci, baci e morsicature sono all’ordine del giorno; a volte, per non esser gelosa, si consumano anche effusioni tra i 2 orsi di casa (Teddy e Zio Bebo). Ovviamente il continuo contatto con l’Ovetta lascia il segno e, di conseguenza, l’intero muso, prima bianco candido ora si presenta…non bianco. L’Ovetta ci passa sopra, sa che non si può avere tutto, e quindi le strature nere sugli occhi, le macchie marroni su naso e il pelo spelacchiato sulle guance non sono un problema; ma quella piccolissima macchia di cioccolato (che chissà come si è fatta) dietro la testa…

Ecco, con questa panoramica di nomi ben presente, potete quindi comprendere l’intensa attività che ferveva a casa nostra oggi, nel tardo pomeriggio: mamma Ova cantava “Il ballo del qua qua”, danzando con la cucciola e cercando di non calpestare Babe, il muflone e compagnia. Poco più in la il trio Marta – Teddy – Ortone assistevano al discutibile show. E papà Ovo? Beh, a lui poco prima di darsi al ballo, l’Ovetta aveva dato un compito: papà ovo stava redarguendo Zio Bebo, reo di essersi tolto le calzine bianche. In poche parole ho passato il pomeriggio a infilare calze ad un orso rosa!

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