Le “Procedure”

Tutte le sere, intorno alle 21, cominciano “le procedure”.
Diconsi “procedure” gli automatismi fissi (o con pochissime varianti) atti all’appropinquare la cucciola alla fase di nanna e, contemporaneamente atti ad avvicinare mamma e papà Ovo alla fase di rilassamento (il che è coincidente).

Data l’assenza di papà Ovo in alcune serate, si evince che esista una versione di “procedure” in cui solo mamma Ova è presente; qui però si sviscererà la versione più classica contemplante cioè la presenza di entrambe i genitori.

Casa Ovetti, ore 21 circa.
“Ovetta, andiamo a nanna?” L’ovetta non si nega, prende la manina di uno dei genitori, controlla con lo sguardo la presenza del secondo e si avvia verso la camera da letto.

A questo punto ogni Ovetto ha il suo preciso compito da svolgere in un tempo fisso e stabilito; eccone i detagli:
Papà Ovo: finisce di rassettare la cucina, controlla che finestre e scuri siano chiusi, aziona l’allarme, mette su il bollitore per il the di mamma Ova e per il caffe per se stesso, pulisce il biberon, lo riempie con il “lattozzo” e da 2 colpi da 30” nel microonde, controlla quanto è caldo… no, non lo è abbastanza, da un colpo di altri 15”, lo ricontrolla…azz… è troppo caldo, aggiunge un o zic di latte freddo, chiude il biberon e lo mette in posizione, prende il pannolino nel frattempo cambiato da mamma Ova e lo getta nella spazzatura, prende il the, il caffe, 2 bicchieri e 1 bottiglia d’acqua e li porta in camera, raccatta tutti i giochi sparsi nel salone e li rimette a posto, prende cuscinon dal lettino e lo prepara in salone: tempo totale 10’.

Mamma Ova: sveste la cucciola che si dimena tipo anguilla impazzita, toglie il pannolino, porta l’Ovetta in bagno per lavaggio culetto, lavaggio denti e asciugatura total body (dopo i 2 lavaggi è spesso necessario), ributta la pargola sul fasciatolo e cerca di rivestirla con le buone, la cucciola riprende il suo moto da anguilla impazzita e quindi mamma Ova parte con le maniere forti, rimette in piedi la pargola sul fasciatolo e dice le preghierine con la piccola, indi toglie il fasciatolo dal lettino e vi getta la bimba: tempo totale 10’

A questo punto l’allegra famiglia si ritrova in camera con la cucciola già nel lettino, ma siccome ella dorme in salotto ecco il trio partire in direzione dello stesso a tempo di trenino (ciuff…ciuff…) il che risulta sempre graditissimo alla piccola. Qui di nuovo una breve separazione: mentre mamma Ovo scompare temporaneamente in bagno (esigenze personali) e raccatta il cuscino che l’aiuterà poi nella fase “lattozzo”, papà Ovo compila la check list finale: “Lattozzo?”… e l’Ovetta indica il lattozzo, “Cuscinon?”… e l’Ovetta indica Cuscinon, “l’Ovetta?”… e la piccola indica se stessa, “la mamma?”… e la cucciola indica mammaOva comparsa esattamente in quel momento.

Finito?
Niente affatto!

A questo punto si adagia la pargola (che continua imperterrita ad anguillare) ed ecco che papà Ovo si cimenta in una presentazione da stadio sulle note della musica d’accompagnamento della champions league (no, non sto scherzando!): “Ecco a voi, ladies and gentlemen, signori e signore, sciurette e scuretti, l’unico, l’inseparabile il ciucciatissmo…. The Cuscinon!!!” al che ovviamente mamma Ova innalza il cuscinone e lo abbatte immediatamente sulla piccola in quel momento contentissima per il ripetersi della grande apparizione del suo amico Cuscinon.

Parrebbe finita, ma ancora non lo è. L’anguilla continua ancora per qualche minuto finche, di sua sponte, decide che si, può bastare, si alza, ogni tanto prende seco il suo amico “Zio Bebo” (l’orsacchiotto) e si getta tra le braccia di mamma Ova.
Ora si che siamo quasi alla fine, ci dirigiamo tutti e tre verso la porta che separa il salotto dall’anticamera, le luci si fanno soffuse, la piccola da un bacino a papà Ovo, lo saluta con la manina, saluta anche il proiettore (già che c’è!) e la porta si chiude.
“DADA???” chiama immediatamente l’Ovetta; la porta si riapre: “Buonanotte” dice papà Ovo mentre richiude la porta. “Pù!” sentenzia l’Ovetta. Sono passati altri 10’: la piccola è pronta per il lattozzo finale e per la nanna.

Ci sarebbe da discutere se dover continuare con questa tiritera, è vero: ci sarebbe da discutere; ma conviene ricordare che “le procedure” hanno fallito 6 volte (dico: sei volte!!!) in 17 mesi. Volete ancora discutere?

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